firma
Celebrando i suoi prossimi 80 anni, Bruno Vespa, conclude la lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera con un acidulo riferimento alla sottoscritta.

Celebrando i suoi prossimi 80 anni, Bruno Vespa, conclude la lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera con un acidulo riferimento alla sottoscritta. All'ultima domanda su come sia nata Porta a Porta, risponde: "..vidi uno spot della Rai che diceva…la seconda serata è Carmen Lasorella". Vespa racconta di essersi precipitato dalla Presidente Letizia Moratti , lamentando la sua emarginazione e chiedendo un riscatto. La chiusa è un cammeo di perfidia: "A Carmen danno tre serate a me due. Porta a Porta dopo ventotto anni è ancora là". Ergo, sono unico, il più bravo. Lei invece, scomparsa, finita.!
Mi tocca puntualizzare:
"Pochi mesi prima, inviata in Somalia, ero finita in un agguato, che aveva segnato la morte del mio collega Marcello Palmisano. Le polemiche intervenute e durate settimane sui giornali e in Tv, mi avevano massacrato, quasi che non fossi stata a mia volta una vittima, ma una testimone da cancellare.
La Rai era rimasta assente. Con il mio avvocato scrivemmo decine di querele. Poi, come accade dopo le tempeste, se rimani in piedi, sei più forte. Avevo lasciato il Tg2 in polemica con il direttore Mimun. La Moratti, Presidente della Rai, mi offrì cinque seconde serate su RaiUno. Una magnifica occasione, della quale però non ero particolarmente entusiasta. Dopo la tragedia vissuta, non cercavo la ribalta. Accettai però, il lavoro poteva servire a scacciare la depressione. La Moratti, mi convocò di nuovo, dicendomi che aveva problemi con Vespa: potevo rinunciare a due serate? Potevo rinunciare a tutto, me ne importava poco, ma alla fine dissi sÌ alle tre serate. In quella stagione condivisa con Vespa, il programma che avevo ideato "Cliché" ovvero i luoghi comuni che impestano la società e le difficoltà di abbracciare il futuro, vinse molto spesso il confronto. Dopo quell'esperienza, nel '96 fui chiamata ad un altro incarico: il progetto di rilanciare la Rai, potando i rami secchi e intervenendo sulla comunicazione aziendale. Era la stagione dell'Ulivo di Prodi. Non era esattamente il mio lavoro, ma era necessario provarci. Dopo appena tre mesi, ritornai ai reportage. Lo feci con gioia. Sono seguite tante altre scelte e vicissitudini, che chissà se mai le racconterò. Oggi sono una donna innamorata della propria vita e di chi la abita. Quanto a Vespa, sono lieta che abbia Porta a Porta da ventotto anni. Sicuramente, io non ne sarei stata capace e sicuramente, non l'avrei fatta come lui."

Scroll to Top