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Riflessioni sulla Guerra e la Pace nel Terzo Millennio.

"Stabat Mater" è una preghiera, è musica divina composta da Rossini.  A Bologna, dà il nome alla sala più bella dell'Archiginnasio, dove si insegnava la legge.

In alto, sopra il maxischermo con il logo della Festa della Storia,  c'è un affresco di Madonna con Bambino, la madre che "stabat dolorosa" sul monte Golgota ai piedi del figlio crocifisso.

In questo tempio straordinario, alle 5 del pomeriggio di un giovedì, c'erano più giovanissimi che meno giovani.  il tema era La Guerra, l'Ucraina, la Russia, il fronte Mediorientale. Ci si è interrogati sul presente, sulla grande Storia, sull'oggi, che vive minacce di ogni genere, con l'aggiunta di quelle informatiche, e sulla tragedia dei conflitti. Personalmente, credo che il diritto di difendersi non possa prescindere dalla giustizia e deve coniugarsi con l'utilità. Nella mia esperienza di corrispondente dai teatri di crisi a cavallo del XX e XXI secolo (un'esperienza durata vent'anni ) posso affermare che la vita è più forte di ogni violenza, ma l'odio scava abissi incolmabili.

Nella guerra perdono tutti, non è retorica.

Gli interessi della politica e gli affari dovrebbero trovare una barriera nella saggezza dei popoli e soprattutto delle donne, le madri ai piedi della croce, costrette a piangere i propri figli. Ovunque.

Il nostro mondo nel terzo millennio non può riconoscersi nelle leggi della forza, nè in quelle della vendetta, nè nel razzismo e nella deumanizzazione. l cambiamento è possibile, se ci crediamo. Crediamo nel valore dei nostri principi. Che in testa ci siano donne capaci di affrancarsi da un sistema di regole che non hanno scritto, né che condividono. Ringrazio la Professoressa Beatrice Borghi, anima della  "Festa della Storia" con ospiti nuovi, che si aggiungono a quelli di sempre e con i ragazzi dei suoi corsi. Pensiamo Insieme, Incontriamoci, Informiamo, formiamoci. Ciascuno deve fare la sua parte.

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