Dici Ravello, immagini un gioiello. Non una pietra sola, ma una broche sfavillante nelle trasparenze colorate anche del suo mare, mentre il cielo del borgo, soprattutto all'alba, non dimentica i sogni della notte e si nasconde tra le brume. Negli anni, questo luogo è rimasto bellissimo. E si sta benissimo. Non è per tutte le tasche, è vero, ma Ravello si difende e difende la sua unicità, che non perde di fascino in nessuna stagione. Tra le foglie e i fiori di bouganville restano impigliate le note della grande musica e i ricordi che accendono il passato. Le amicizie scomparse, le emozioni, la storia. Vera ha gustato un'atmosfera irripetibile, senza che la classe precedesse l'empatia. Ricorderà di aver inaugurato una nuova residenza a picco sul mare tra i giardini, villa Barluzzi. Ricorderà i fiori e il rintocco della campana, in cima alla sua torre, sulla terrazza più alta. Ricorderà gli occhi chiarissimi di un vecchio frate, con il suo racconto di una vita felice.