"Il Festival Sentieri e Pensieri" è un appuntamento letterario da non mancare. Da dieci anni si svolge in una valle alpina a 800 metri di quota, tra Domodossola e Locarno, detta la Valle dei Pittori. Si respira aria buona e bellezza, quella dei luoghi, della sua gente, delle arti. C'è voluta quasi una giornata di viaggio per arrivarci, dalla Calabria al Piemonte, tra i disagi d'Agosto, ma Vera - ed io con lei -siamo state benissimo. Ci aspettavano più di seicento persone, meno giovani e giovanissimi, in gran parte turisti, i rappresentanti delle tante istituzioni che sostengono l'iniziativa, i valligiani. Culture diverse, opinioni politiche diverse, mestieri diversi, ma dinanzi ad un romanzo che accetta la sfida del presente nel segno dei diritti, i più hanno applaudito convinti. Moltissimi coloro che hanno comprato il libro, preparate le giovani intervistatrici in uno spazio studiato con cura: "Sentire i Pensieri". E deliziosa Villa Antonia, a Santa Maria Maggiore, salotto all'aperto nella "Cortina piemontese". Il bisogno di pensare lungo questi sentieri conforta e da forza. Ricorderò gli occhi chiari di un vigile del borgo, che riaccompagnandomi alla stazione, esprimeva con le parole giuste la gioia di appartenere alle sue montagne.